Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Novembre 5th, 2011 | by Marco Valerio
0Iniziano a diradarsi le nubi che gravitano intorno al prossimo film di Terrence Malick. La pellicola, inizialmente nota con il titolo da work in progress “Untitled Love Story Project”, ha assunto il titolo di lavorazione “The Burial” e di questo progetto finora era noto esclusivamente il cast composto da Ben Affleck, Rachel McAdams, Olga Kurylenko, Javier Bardem, Jessica Chastain e Rachel Weisz. A rivelare le prime informazioni sulla trama è 24 frames, tramite la testimonianza di un informatore che ha avuto modo di accedere alla sceneggiatura scritta da Malick.
Ecco, a grandi linee, la trama del film:Essenzialmente, è la storia di un donnaiolo (Ben Affleck) che, sentendosi alle strette, va in viaggio a Parigi dove inizia una focosa relazione con una donna europea (Olga Kurylenko). L’uomo torna poi in Oklahoma, dove sposa la donna europea (in parte per ragioni di permesso di soggiorno). Quando la relazione affonda egli si riavvicina a una ragazza del posto (Rachel McAdams) con cui aveva avuto una lunga storia.
La fonte conferma così i rumour usciti un anno e mezzo fa, spostando però l’attenzione su come tutto ha avuto inizio. Un’altra informazione confermata è quella che voleva Javier Bardem nelle vesti di un prete a cui il personaggio di Ben Affleck si rivolge per chiedere consiglio. Stando quindi a queste indiscrezioni, questo dovrebbe essere un progetto più convenzionale (e perché no, commerciale) rispetto agli altri della filmografia del regista texano che ci ha abituato a prodotti maggiormente complessi e votati alla spiritualità. Inoltre il finale del film si preannuncia più lieto di quanto ci si possa aspettare, senza quell’ambiguità che ha caratterizzato le precedenti pellicole di Terrence Malick. Il nuovo film di Malick (il cui titolo attualmente è “The Burial”, ma potrebbe presto cambiare) è attualmente in fase di post produzione e la sua uscita è prevista per la seconda metà del 2012 ma, conoscendo le lunghe tempistiche di editing che hanno contraddistinto l’intera filmografia malickiana, non è da escludere uno slittamento.