Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Gennaio 30th, 2015 | by sally
0Wim Wenders è famoso in tutto il mondo come regista di film profondi e acclamati, da “Il cielo sopra Berlino” fino all’ultimo “Il sale della terra“. Il regista tedesco fa incetta di premi ma è anche un appassionato di fotografia e potrete vedere la sua opera a Villa Panza a Varese fino al 29 marzo 2015.
È in corso infatti la mostra fotografica “Wim Wenders. America“, ospitata nella Villa Panza che è anche dimora del FAI (Fondo Ambientale Italiano). La mostra fotografica conta 34 opere incentrate su Dennis Hopper (gli amanti del cinema lo conoscono più che bene) e Edward Hopper, le foto sono state realizzate dalla fine degli anni Sessanta al 2003. Un omaggio che raccoglie scatti fatti interamente negli Stati Uniti, che raccontano sia la natura sia l’architettura e che Wim Wenders ha raccontato così:
I paesaggi danno forma alle nostre vite, plasmano il nostro carattere, definiscono la nostra condizione umana e se sei attento acuisci la tua sensibilità nei loro confronti, scopri che hanno storie da raccontare e che sono molto più che semplici luoghi.
Nel percorso della mostra “Wim Wenders. America” scopriamo che le foto sono esposte in ordine cronologico e cromatico ma racchiudono al loro intero diversi tipi di storie, come “Cowboy Bar” e “Ground Zero“, per cinque atti che vanno ben oltre l’ambito fotografico e che sono delle vere e proprie riflessioni sociali, culturali, artistiche e letterarie.
Oltre che un modo per conoscere la cultura americana, questa mostra diventa anche un’occasione per scoprire Villa Panza, edificio che nacque intorno alla metà del XVIII secolo che si immerge in un parco di circa 33.000 metri quadrati e del quale Wim Wenders ha detto:
Considero Villa Panza un luogo che rappresenta il cuore della cultura europea e al tempo stesso, grazie alla collezione Panza, l’unione tra l’Europa e l’America nella sua piena espressione. Non avevo mai pensato a una mostra dedicata all’America, ma questo luogo me l’ha ispirata e penso sia stato un grande privilegio poterla fare. Sono foto di grandi dimensioni perché il formato serve a portare lo spettatore in un luogo e a fargli rivivere le sensazioni che ho provato io. Io fotografo i luoghi, e come fotografo amo ascoltare quello che i luoghi mi raccontano. Non mi interessa tanto la natura, non sono un naturalista, ma voglio scoprire luoghi che ci hanno incontrato durante il nostro cammino: nelle mie foto non ci sono persone perché l’assenza di persone rende i luoghi più „onesti‟, più „franchi‟, più disponibili a raccontare le loro storie.
Ingresso gratuito per chi si iscrive al FAI (o rinnova l’iscrizione) al momento della visita.
Iscritti FAI: € 6,00
Adulti: € 12,50 (Martedi e mercoledì € 10,00)
Ragazzi (4 – 14 anni): € 6,00
Studenti (15 – 26 anni): giorni feriali € 8,00
Sabato, domenica, festivi € 10
Famiglie (2 adulti + 2 bambini): € 30,00
Photo Credits | W. Wenders, Blue Range, Butte, Montana (2000); W.Wenders, Western World Development, Near Four Corners, California (1986)