Tom Cruise oltre Mission Impossible
20 Novembre 2023
Published on Luglio 29th, 2017 | by sally
0La giovane attrice Natalia Dyer è la protagonista di “Yes, God, Yes“, cortometraggio di Karen Maine che sta facendo molto chiacchierare in questi giorni.
L’attrice è diventata famosa nel ruolo di Nancy in “Stranger Things” e tra non molto tempo la ritroveremo nella seconda stagione della serie, ma intanto se volete potete dare un’occhiata al cortometraggio della Maine. Come la regista stessa ha spiegato, il corto è autobiografico: la protagonista è una ragazza che frequenta una scuola cattolica negli anni Novanta. Alice, questo il nome della ragazza impersonata da Natalia Dyer, sente degli impulsi che però, secondo quanto le dicono a scuola, devono essere repressi. Il tema centrale rimane quello della masturbazione, un tabù ancora tutto da sfatare e che troppo spesso viene affrontato solo al maschile. Karen Maine ha definito “Yes, God, Yes” come “una storia d’amore tra una ragazza e la sua vagina”, ricordando che a quell’età “qualsiasi cosa sessuale io abbia fatto era solo con me stessa”.
Il cortometraggio, però, oltre che la masturbazione vissuta con timore per paura di cadere nel peccato, tira in ballo altre tematiche. Nel corso dei pochi minuti, infatti, Alice scopre il mondo del sesso online, ma la Maine mette in evidenza anche l’ipocrisia tipica del cattolicesimo. O meglio, di una scuola in cui i messaggi sono tutti anti-sesso ma in cui c’è chi predica bene e razzola male. Inutile tirare in ballo argomentazioni di altro spessore, come gli scandali che puntualmente travolgono il mondo della chiesa cattolica e le conseguenze di queste rigide imposizioni, l’immagine distorta e spaventosa del sesso che viene presentata. Tanto per fare un esempio, è solo di pochi giorni fa un articolo uscito sul sito “La luce di Maria” che dispensa consigli su come affrontare il desiderio di masturbarsi. L’atto è considerato impuro, vengono elencate le varie motivazioni e poi le soluzioni possibili, tra cui fare attività sportiva e combattere la noia dedicandosi ad altri hobby. Sul sito la masturbazione viene definita come “frutto di un disturbo mentale o della personalità”.